martedì 20 novembre 2007

Questo non Poteva mancare......




A tutti quello che lo hanno votato
A tutti i MAFIOSI

sabato 10 novembre 2007

Banca (MPS) e politica (italiana) un mi tipico tricolore

MPS ha comprato Antonveneta facendo un bell'affare (almeno cosi' dicono i giornali senesi e italiani)

Da altre parti (ESTERO) dicono il contrario e cioè che Banco Santader ha venduto Antonveneta a MPS facendo un bell'affare.

Da tutte le parti si deduce che le due PARTI hanno fatto un affarONE

Però....ne siamo davvero sicuri?
Se io compro una cosa pagandola 6 e la rivendo a 9 (dopo pochissimi mesi) ad un generico X compratore....chi l'ha fatto il vero affare?

Non è che dietro tutto questo c'è sempre la noiosissima storia di politica-banca-italia-NOstranierinelnostrorto

E così DS e compagnia bella "costringono" MPS a comprare ad un prezzo esorbitante una banca...importante per il nord Europa...senza alcun dubbio, ma sempre ad un prezzo esorbitante.

Ecco cosa dicono fonti "NON" di parte (articoli così NON ne troverete su republica e compagnia bella)

(MF-DJ)--Quando Emilio Botin ha annunciato ieri la vendita di B.Antonveneta al comitato esecutivo di Santander, "l'anziano banchiere e' stato accolto con una standing ovation".

Lo scrive oggi il Financial Times, parlando dell'operazione da 9 miliardi di euro che ieri ha visto passare B.Antonveneta dalle mani di Santander a quelle della banca senese. In questi tempi turbolenti, prosegue il quotidiano, vendere una banca regionale italiana e' considerato un progetto abbastanza difficile.

Inoltre, se questa operazione di vendita e' in grado di creare un profitto immediato del 60%, allora la vendita dentro Santander viene considerata come qualcosa di miracoloso

lunedì 8 ottobre 2007

La corsa del fisco locale. Dove l'Ici aumenta di più

Dal Sole24ore.it


SIAMO PRIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII(guarda la tabella) Contenti??????

La Finanziaria 2007 aveva liberato le briglie del Fisco locale, e aveva chiesto ai Comuni un miglioramento drastico dei loro saldi di bilancio. La manovra 2008 abbassa molto le richieste, ma con gli sconti Ici dà una sforbiciata al Fisco locale.
Al centro del braccio di ferro ci sono i cittadini, per i quali la giostra del prelievo finisce per essere a saldo zero. Anzi, statisticamente il bilancio del contribuente è ancora in perdita.
Secondo le stime del Governo la nuova detrazione sulla prima casa abbatterà infatti il gettito Ici di 823 milioni di euro (che saranno compensati ai Comuni dallo Stato, cioè dai contribuenti). L'abbattimento, in media, è di 50,2 euro per ogni famiglia che abita nella casa di proprietà. Ma nel 2007, stando ai bilanci preventivi dei Comuni capoluogo, lo sblocco delle addizionali ha aumentato il prelievo a famiglia di 60 euro. All'appello, insomma, ne mancano ancora 10.
Il saldo reale degli effetti di inasprimenti e detrazioni sul portafoglio di ogni contribuente, ovviamente, dipende da un'infinità di variabili, ma l'indicazione statistica è chiara: dal punto di vista del prelievo locale la detrazione Ici è un ristoro parziale dell'impennata sull'Irpef partita l'anno scorso.
Impennata che spiega quasi tutto l'incremento del bottino fiscale dei Comuni, indicato dai bilanci preventivi 2005/2007 che il centro studi Sintesi ha passato al setaccio per il Sole-24 Ore. Nel 2007, il gettito medio per abitante dei quattro principali tributi locali (Ici, addizionale Irpef, Tarsu e addizionale sull'energia elettrica) si è attestato a 439 euro, con un aumento dell'8,5% sull'anno prima. Ma le Italie del prelievo locale sono tante quante i Comuni: certo, il federalismo dei conti è di là da venire, e fra i territori non esiste (ancora) una reale concorrenza fiscale. Ma le differenze sono enormi.
Per abitare a Siena, occorrono 690 euro all'anno da destinare al Fisco locale. Il triplo dei 237 euro necessari a un abitante di Crotone. Romani, bolognesi e fiorentini, tutti sopra i 600 euro annui pro capite, insidiano da vicino il primato della città del Palio, mentre siciliani e calabresi si godono quasi senza eccezioni il rapporto con il Fisco locale più leggero del Paese, che ogni anno chiede a ciascuno di loro 250-350 euro a seconda delle città. Tra le metropoli, poi, Milano si conferma tra quelle più «parche», lontana dalla cima della classifica dove si incontrano Roma, Bologna e Firenze.
I bilanci, si sa, non dicono tutto, e soprattutto non mettono a confronto il «dare» del prelievo fiscale con «l'avere» dei servizi offerti dai Comuni ai cittadini, per i quali gli enti toscani ed emiliani che svettano nella classifica in pagina godono di fama migliore rispetto agli enti calabresi e siciliani che si affollano nelle posizioni di coda. Ma la rassegna offre senza dubbio elementi importanti per mettere in fila le tendenze del Fisco locale.
Dei 34 euro a testa del rincaro 2007, 24 vanno ad accrescere i conti dell'addizionale Irpef, che nel 2007 ha spiccato il volo dopo anni di blocco perpetuato dalle diverse Finanziarie; i Comuni capoluogo hanno messo a preventivo per quest'anno quasi un miliardo di gettito (993 milioni, per l'esattezza), cioè il 78% in più rispetto a 2005 e 2006. Lo scarto senza dubbio sconta anche l'effetto dell'acconto sull'anno successivo, introdotto nel 2007 e quindi assente nei bilanci precedenti. Ma dall'altro lato appare destinato a proseguire anche nel 2008, perché la maggioranza dei Comuni quest'anno non ha deliberato le nuove aliquote in tempo per aggiornare anche l'acconto, che di conseguenza l'anno prossimo risulterà più corposo. È verosimile, poi, che una parte degli enti che non ha ritoccato l'aliquota nel 2007 decida di farlo nel 2008.
Assai più tranquilla l'andatura dell'Ici, che continua a essere il caposaldo del Fisco locale (produce in media 261 euro per cittadino, contro i 57 dell'Irpef), ma vede ridursi il suo peso specifico in quanto tributo più "maturo" rispetto all'addizionale. E lo sconto statale deciso in Finanziaria a partire dall'anno prossimo ne farà uscire una quota consistente (860 milioni di euro, secondo le stime ufficiali del Governo) dal recinto fiscale, perché i Comuni saranno compensati dallo Stato del mancato gettito con rimborsi d'imposta che di fatto sono fondi trasferiti.
E il ruolo di primo piano dell'Irpef nella corsa dei tributi locali si conferma anche quando si guarda ai (pochi) Comuni in controtendenza, che hanno ridotto le richieste rispetto a due anni fa. Tra loro spiccano Milano (-4,2% di richieste rispetto al 2006), che l'addizionale locale all'Irpef non l'ha mai applicata, Cremona e Savona (rispettivamente -4,2 e -3,9% rispetto allo scorso anno), che invece l'hanno mantenuta stabile senza ritocchi negli ultimi anni. La palma degli aumenti va invece a Taranto (+32,1% sul 2006) e si spiega tutta con la cattiva gestione passata, che nel 2007 ha condotto al dissesto il Comune con il conseguente aumento automatico delle aliquote.

domenica 12 agosto 2007

Ampugnano verso il potenziamento: nuova aerostazione e prolungamento della pista

Qui sotto la fonte ANSA Ufficiale.
Boeing 737 a Siena
Novartis (E Galaxy) che chiedono, MPS che finanzia...(??? pensano alcuni...i "cattivi"...i "non senesi".....diciamo la verità...quelli che PENSANO!!!!)
oppure davvero una novità per tutti i cittadini della città? (nedubito fortemente)

Ma nessuno si accorge che con un collegamento "DEGNO" si collegano gli aeroporti di Pisa e Firenze in poco tempo?

(fonte Ansa)

Trasformare lo scalo di Ampugnano (Siena) in aeroporto nazionale ed internazionale e farci atterrare aerei come i Boeing 737 di solito usati nei voli di linea può richiedere la
durata di almeno 8-10 anni e un investimento di circa 70 milioni di euro necessari a
potenziare la pista, costruire una nuova aerostazione e allestire i servizi complementari.

Così la società Aeroporto di Siena spa illustra in una nota un possibile, iniziale sviluppo
dell'infrastruttura precisando che la soluzione, "valutata con il minor impatto ambientale", prevede la costruzione di una nuova aerostazione e il prolungamento della pista dagli attuali 1.393 metri a 2.200 metri.

La durata di questo primo 'step' di potenziamento dello scalo senese può durare tra gli 8 e i 10 anni. Tuttavia Aeroporto di Siena spa sottolinea che "con l' individuazione degli interventi necessari alla certificazione dell'aeroporto e la loro realizzazione entro i prossimi mesi, l'assetto operativo dell'attuale pista consentirà attività per tratte nazionali ed europee con velivoli del tipo Atr 42, Atr 72, Bae 146, Do 328, Saab 340".

Attualmente la pista, larga 30 metri, è utilizzabile sia in fase di decollo che di atterraggio, ed è dotata di due raccordi larghi rispettivamente 6 e 18 metri. E' illuminata e può essere usata anche di notte, con preavviso, per il trasporto di organi e di equipe mediche.

lunedì 6 agosto 2007

DirigenteMPS, MPS e Falso. Punto FINALE

Il Sig. Gianpietro Failli, imprenditore aretino, si era rivolto alla
Procura della Repubblica, contestando che la Banca Monte dei Paschi aveva
investito a sua insaputa e apponendo false firme infondo ai contratti, il
denaro depositato nei conti correnti intestati allo stesso ed alla moglie
Alba Bologni, causando con tale illegittimo comportamento un danno economico
per centinaia di migliaia di euro.
La Procura della Repubblica, a seguito di intensa attività di indagine,
coadiuvata anche dal Comando della Guardia di Finanza di Arezzo, rinviava a
giudizio per i predetti fatti svoltisi tra gli anni 1999 e 2001, la allora
direttore dell'ufficio titoli Monte Paschi Siena, Dr. S. S..
A seguito delle sue personali disavventure Failli, assieme ad altri
imprenditori e cittadini oggetto di soprusi da parte del sistema bancario,
fondava Arit (Associazione Risparmiatori Imprenditori Traditi), un ente no
profit, che si adopera per fornire tutela a coloro che si ritengono
danneggiati da illegittime condotte da parte di istituti bancari, nonchè per
informare attraverso campagne stampa, manifestazioni e iniziative su web, il
cittadino risparmiatore sui propri diritti e sui doveri degli Istituti di
Credito.
L'annosa vicenda giudiziaria si è conclusa questo pomeriggio quando il
Tribunale di Arezzo ha condannato il Dr. S. a nove mesi di reclusione
per falso e la Banca Monte dei Paschi di Siena a risarcire a Giampietro
Failli ed Alba Bologni la somma di euro 75.000,00 (settantacinquemila)
ciascuno, quale provvigionale sul maggior danno subito, da accertarsi
davanti al Tribunale Civile.
"Non è solo una mia vittoria personale - commenta Giampietro Failli - ma,
moralmente, la vittoria di tutti coloro che sono stati traditi dal sistema
bancario."

giovedì 14 giugno 2007

Ditte Pubbliche o Private? L'importante SONO le POLTRONE

Alcuni mesi fà scrissi un post su alcune delle ditte PSEUDOprivate che girano attorno a Siena (Comune, banca...è uguale).

Ricordiamo i Nomi: Agenda21, Terrecablate, Qualivita.

Adesso faccio un gioco, ne tolgo una (Agenda21) e ne inserisco 2:
ETRURIA TELEMATICA (se sempre esiste) e BASSNET

Guardate i nomi di chi siede su POLTRONE IMPORTANTI, da 100 e passa mila euro annui...dico 100 e passa mila euro annui.

Politici o figli di IMPORTANTI personalità....

Si,dai......commentate DICENDOMI i nomi (che guarda caso...acluni sono ugualiuguali....che combinazione!!!) di chi siede ai piani alti di queste aziende che, SE LEGGETE ATTENTAMENTE, fanno MOLTI progetti comuni insieme.

Una mano lava l'altra e tutte e due PRENDONO I SOLDI.

Poi un bravo giornalista, che di questo non scrive nulla, mi saprebbe dire veramente A COSA SERVONO queste aziende, se non ai partiti (TUTTI..dico TUTTI) per fare FAVORITISMI?

giovedì 17 maggio 2007

Aumenti sproporzionati a fronte di una mancata concertazione

E’ questo il coro di protesta delle imprese aderenti all’Assindustria di Siena colpite dal pesante incremento della TIA (Tariffa di igiene ambientale) che ha sostituito la TARSU (Tassa di smaltimento dei rifiuti urbani solidi).
Le imprese rivendicano l’assenza di un coinvolgimento sul piano decisionale da parte dei comuni che durante le riunioni di coordinamento ed il convegno promosso dall’ATO8 (Consorzio costituito dai 36 comuni della provincia di Siena che regola e controlla la gestione dei rifiuti urbani), hanno adottato la nuova tariffa senza una vera e propria concertazione ma limitandosi ad emettere un’informativa su quanto già deciso e deliberato.
La tariffa, accusano le aziende, arriva in alcuni casi a duplicare i costi di smaltimento dei rifiuti essendo commisurata anche in aree aziendali in cui non si producono scarti o per i quali le imprese provvedono direttamente al successivo smaltimento, ricorrendo ¬– a proprie spese – a ditte appositamente autorizzate.
A tal proposito, negli incontri di concertazione precedenti all’istituzione della TIA, l’Associazione Industriali di Siena ha più volte sostenuto l’urgenza di riqualificare alcune superfici (magazzini e sale mostre, per esempio) come non assoggettabili a tariffa. Ma da ATO non sono arrivate risposte bensì l’immediata applicazione della TIA con i conseguenti aumenti dei conti.
Le aziende, disponibili a qualsiasi confronto, sono consapevoli e attivamente impegnate nella salvaguardia dell’ambiente ma auspicano una gestione più oculata delle tariffe per lo smaltimento dei rifiuti al fine di non creare diseconomie di cui la collettività deve forzatamente farsi carico

martedì 8 maggio 2007

MPS su Striscia la Notizia

Guarda la puntata di Sabato 5 Maggio 2007

Risparmiatori traditi

La protesta di alcune persone contro una banca (non una banca qualsiasi)

giovedì 26 aprile 2007

Ateneo Siena in scandalo concorsi...chi l'avrebbe detto...

Anche l'università di Siena, fiore all'occhiello fra gli atenei italiani, è coinvolta in quello che è stata definita concorsopoli. I concorsi alterati, gli accordi sottobanco per mandare in cattedra i protetti sono stati scoperti anche in questa antica università che ha 766 anni di vita e una lunga e prestigiosa fama, svilendola. Dopo un blitz dei carabinieri fra i candidati, per ben sei docenti è stato chiesto il rinvio a giudizio.

Dopo lo scandalo, così come riporta Il Messaggero i vertici accademici stanno tentando di ripristinare l'ordine e le regole,ma la procura sta andando avanti. E' di pochi giorni fa la decisione di chiedere il rinvio a giudizio dei docenti per due concorsi, da associato e ricercatore su cui gravano pesanti sospetti. Due le denunce: una è di Antonella Fioravanti, reumatologa costretta a disertare il concorso perché aveva scoperto che tutto era stato deciso ancor prima delle prove. Avrebbe dovuto piegare la testa e magari accettare una promessa futura di "sistemazione". Ma la Fioravanti non c'è stata e ha deciso di denunciare il fatto con la speranza che la sua storia possa in futuro servire ad altri.

Il bando in questione era datato 3 maggio 2005. Riguardava un posto da associato. Lei esclusa dal sistema, l'11 febbraio 2006 decide di andare a parlare alla Procura che fa scattare il blitz dei carabinieri. Nel blitz fu sequestrato il pc del candidato che poi vinse il controllo, nel quale furono trovate pesanti prove. Ma questo caso non è l'unico. La procura sta indagando anche su un altro concorso, indetto il 27 aprile 2005. Nel mirino i commissari e il vincitore. Stavolta a sporgere denuncia è un criminologo Silvio Ciappi secondo cui per la cattedra della sua materia, criminologia, i commissari anziché dare temi sulla materia hanno dato statistica e igiene generale, "per favorire ovviamente-come lui denuncia - un certo candidato". Ora, però sia la Fioravanti sia Ciappi possono tirare un sospiro di sollievo. La Procura infatti, finalmente, sta cercando di fare chiarezza.

martedì 17 aprile 2007

Troppe tasse in busta paga, errori in 149 città

In 149 comuni che hanno alzato la soglia di esenzione dall'addizionale comunale Irpef il dato non è stato registrato

Hanno pagato più tasse del dovuto. E magari neanche lo sanno.
Contribuenti (in genere precari, part-time o pensionati a basso reddito) che dovrebbero essere esenti ed invece sono stati penalizzati con l'addebito nella pensione o nel salario di marzo dell'acconto pari al 30% dell'addizionale comunale sull'Irpef per il 2007. Il problema è scoppiato a Bologna, ma secondo le stime della Uil riguarda 149 comuni in Italia fra cui 14 comuni capoluogo (fra cui ad esempio Torino, Perugia, Siena, Novara, Pavia).

Il problema - come ha spiegato l'assessore al bilancio del capoluogo felsineo Paola Bottoni - è nato per i contribuenti dei Comuni dove le amministrazioni hanno deciso di alzare la quota esente (no tax area) rispetto agli 8.000 euro decisi a livello nazionale (7.500 per i pensionati). Questa possibilità era prevista dal comma 142 della Legge Finanziaria, ma non c'è stato il coordinamento da parte del ministero dell'Economia rispetto agli adempimenti dei sostituti di imposta (datori di lavoro e enti previdenziali) perchè il diritto all'esenzione fosse esigibile anche in quelle città dove la quota esente è stata alzata ai fini dell'addizionale Irpef. Il risultato è stato l'emissione di Cud sbagliati e la trattenuta del 30% addebitata in marzo.
SOLUZIONE - A Bologna il problema riguarda circa 70 mila contribuenti (per quelli sotto gli 8.000 mila euro ovviamente tutto è filato liscio) che sono nella fascia fra 8.000-7.500 e 12 mila euro. I sindacati, anche per informare i cittadini, hanno firmato una dichiarazione congiunta con l'amministrazione comunale per sollevare il problema e sollecitare insieme all'Anci l'apertura di un «tavolo nazionale». Infatti la soluzione indicata dal ministero, cioè quella di chiedere ai contribuenti di produrre una autodichiarazione da presentare al sostituto di imposta nella quale si afferma di aver diritto all'esenzione, non viene considerata praticabile anche perchè sarebbe difficile coinvolgere tutti gli aventi diritto. Si chiede invece che il ministero rovesci la logica e preveda l'esenzione dall'addizionale in automatico per tutti coloro che sulla base dei redditi 2006 sono dentro la fascia esente. Resta da capire come e quando verranno rimborsati coloro che hanno versato un acconto non dovuto.

domenica 15 aprile 2007

Siena ancora prima:Si per le Tasse

Tutti ormai sappiamo che secondo una ricerca del "Sole 24 Ore" Siena risulta la provincia, non si parla di comune, dove si vive meglio. I mezzi di informazione locale e non solo, ma anche lo stesso Comune hanno pubblicizzato questo risultato con grande orgoglio ed enfasi.

Non vogliamo mettere in discussione il "premio" assegnato dal prestigioso quotidiano Economico ma vogliamo invece far notare che un'altra indagine, quella della CGIA di Mestre riguardante la pressione fiscale nei comuni Italiani sia passata fin troppo in silenzio nella nostra città. Nessun titolone nelle civette dei quotidiani locali, poco risalto nelle radio.Perchè?

Ebbene anche in quella speciale classifica Siena ha raggiunto la prima posizione; il senese si potrà ora anche vantare di abitare nel comune con maggiore pressione fiscale del paese. Si scopre così che tra entrate tributarie ed extratributarie riferite al 2005 su ogni senese gravavano 1.453, 22 euro, per ogni residente del comune meneghino 1.311, 16 euro e per i bolognesi 1.234,93

Di seguito riportiamo i dati relativi ai comuni toscani:

Pressione fiscale nei comuni toscani

Comuni

Importo 2005

Var. % 2002/2005

Siena

1.453,22

+19,8

Pisa

1.182,42

+17,5

Firenze

1.154,11

–10,4

Livorno

910,89

+24,9

Grosseto

831,78

+2,9

Carrara

831,75

+5,2

Lucca

820,93

+6,5

Arezzo

623,26

+22,8

Pistoia

621,45

–4,0

Prato

561,15

–11,3

Questi dati risultano veramente strani. Un Comune come quello di Siena che ha potuto contare su un contributo diretto da parte della Fondazione di circa 28 milioni di euro (più ho meno la stessa cifra viene concessa alla provincia), con le entrate dei parcheggi, dei musei, delle multe e tante altre voci che altri comuni si sognano, come mai esercita una pressione fiscale così alta verso i propri cittadini?

A questo punto viene da domandarsi come vengono impegnati questi soldi. Non possiamo certo dire che il Comune di Siena sia un comune povero, che ha bisogno di balzellare il senese alla prima occasione.

La beffa è che il comune non contento di tutto ciò dovrebbe aumentare ,oltre alla tassa sui rifiuti, anche l'addizionale IRPEF del 400% , passando dall'attuale 0,2% allo 0,8% (dopo varie proteste dovrebbe "scendere" al 7%).

La preoccupazione è che con molta probabilità questi soldi andranno a finire ad alimentare i conti sempre più in rosso delle numerose società comunali e semi pubbliche, luoghi questi adibiti ad accogliere nel migliore dei modi le persone con le conoscenze e le tessere giuste, in molti casi senza nessuna qualifica ed esperienza.

martedì 10 aprile 2007

Al campeggio non ci campeggia


Un cartello posto una settimana prima di Pasqua all’imbocco di viale Bracci recita in varie lingue “camping chiuso” e questo è parso sufficiente all’amministrazione comunale per liquidare il problema della mancata apertura primaverile dell’unica area turistica attrezzata prossima al centro storico. Un’area, quella del camping di Colleverde, che può arrivare ad ospitare fino ad 800 persone, che annovera 200 piazzole, servizi per disabili, una bella piscina, ampie aree ombreggiate, un'invidiabile panorama dello skyline di Siena, un buon servizio di collegamenti pubblici con il centro, ma soprattutto segnalato chiuso dallo stesso sito del comune di Siena soltanto dal 10 novembre al 21 di marzo. Inutile nascondersi dietro un dito e raccontare alla cittadinanza, con comunicati tardivi e poco credibili sui quotidiani, che il ritardo è dovuto ai tempi tecnici di appalto per la ristrutturazione ed ammodernamento dello stesso perché mai come negli ultimi anni – chiedere a quanti abitano nel quartiere per credere - il campeggio ha reso un così pessimo servizio, tanto all'immagine della nostra città, così attenta a ben figurare con i turisti, quanto ai cittadini che vivono a Scacciapensieri, costretti a districarsi tra camper e tende che non trovano in esso giusta collazione e che sia accontentano di ritagliarsi un posticino vivibile tra le varie vie senza sfondo ed i giardinetti pubblici del quartiere.
La realtà è che questa struttura appare sempre più preda dell’abbandono, del degrado e della sporcizia e tutto questo è quanto meno un grosso spreco di risorse ed un gran brutto biglietto da visita tanto per gli abitanti di Scacciapensieri, quanto per i turisti. Una pessima sorpresa che appare loro all’improvviso soprattutto se hanno la malaugurata idea di arrivare al campeggio da una strada diversa da viale Bracci (quella per intendersi dotata del famigerato cartello), resa ancora peggiore dalle alternative offerte: per chi ha la tenda l’unica possibilità diventa dunque una struttura alberghiera, mentre la maggior parte dei camperisti si ritrova confinata nel “fagiolone”, dove sia attraversare la strada, sia raggiungere il centro storico risulta impresa abbastanza ardua data la pericolosità degli attraversamenti a raso di Pescaia e la mancanza di marciapiedi di esterna Fontebranda, per non parlare dell’assenza all’interno della “nuova” scala mobile del Costone di servizio di risalita per disabili (altra piccola grande vergogna sapientemente passata sotto silenzio). Ma non divaghiamo. Il camping di Colleverde occupa una gran bella area, un piccolo prezioso polmone verde che potrebbe far gola in chiave residenziale a molte ditte costruttrici. Non vorremmo che questo stato di abbandono fosse semplicemente l’anticamera della sua chiusura e di nuove edificazioni selvagge in un’area già in via di saturazione e con una strada unica di collegamento che male regge il traffico locale, perché ci pare davvero poco comprensibile ed assolutamente delittuoso lasciare una struttura del genere in stato tanto pessimo ed in mano ad una gestione – pubblica?privata?dato in gestione a chi?come? – che non sa o non vuole occuparsene come merita, poichè anche ammettendo che la mancata apertura sia dovuta a questioni di riammodernamento, si sono quanto meno sbagliati i tempi di attuazione di tali lavori. E’ come se sulle Dolomiti ci si mettesse a preparare le piste all’inizio di dicembre, tenendole chiuse proprio quando c’è la neve, invece di drenare campi e pendii e curare il manto fin dall’estate??!! Vi pare logico?

venerdì 6 aprile 2007

Vuoi vivere la città: paga!!


Vuoi vivere la città? Allora paga!
Si potrebbe definire così la nuova tendenza comunale sul traffico, questo giro di vite pesantissimo che sta gravando sulla pelle (e sulle tasche) dei non residenti nel centro storico. All’inizio di questa nuova era si è preso di mira il motorino, l’unico vero mezzo alternativo per chi lavora in città, con controlli serrati in aree che si pensavano non chiuse al traffico e multe che fioccano senza possibilità di scampo (nella zona di via dei Rossi, ad esempio, si può entrare col motorino tra le 7 e le 9, poi non si sa quando si può uscire, probabilmente non lo sanno neppure i Vigili). Per il posteggio notturno delle auto invece si sta toccando il top: qualche anno fa il posteggio dello stadio/fortezza/pallone era gratuito dalle 20 alle 8, ma ultimamente questa forbice ha subìto dei tagli impressionanti, adesso la gratuità parte dalle 23, ma la cosa che preoccupa di più è che stanno tempestando di multe tutti quei posteggi che fino a qualche settimana fa erano considerati leciti (via dei Mille, via Curtatone, Bagni). La settimana scorsa un’intervista al sindaco ad una radio cittadina, onestamente un po’ troppo di parte, ha glorificato il posteggio dello stadio come soluzione al problema, ma quanti sono quelli che hanno (e che avranno) intenzione di spendere un ulteriore balzello per concedersi una passeggiata per il corso? Che ricadute avranno gli oramai derelitti cinema dentro la cinta muraria? Perché far pagare ai non residenti un’inopportuna quanto gravosa gabella alla Siena Parcheggi (senza contare che anche residenti e abitanti delle ARU pagano comunque gabelle assurde, senza magari poi trovare posto per il proprio mezzo)? E siamo sicuri che i commercianti che ancora operano nel centro storico siano tanto contenti di questa tendenza dell’amministrazione comunale a fare di Siena una città museo senza il minimo rispetto per quanti ancora ci vivono o per quelli a cui fa ancora piacere vivere la città

giovedì 5 aprile 2007

Porta Siena - I lavori alla stazione


In un periodo in cui si sente tanto parlare di ecomostri non possiamo certo dimenticare quello che sta prendendo forma di fronte alla stazione della nostra città.
Un opera faraonica che ha rovinato definitivamente la zona della stazione che anni fa riusciva a differenziarsi da quelle di tante altre città per il verde di fronte al piazzale fratelli Rosselli..
I lavori per la "nuova porta di Siena", così la chiamano, sono iniziati nel Febbraio 2001 e dovevano terminare, dopo varie proroghe all'inizi del 2007; basta dare un'occhiata allo stato di avanzamento per capire che siamo ancora molto lontani dalla loro conclusione. Il nuovo centro commerciale è di proprietà della Policentro S..P.A, società con esperienza in questo campo, mentre la gestione è affidata alla Cogest Italia. Una volta terminato il Policentro avrà una superficie di 40.000 mq e un parcheggio di 25.000 mq. Si calcola che il bacino di utenza del Centro sarà di 194.000 persone di cui oltre la metà con un tempo medio per raggiungerlo con i vari mezzi di comunicazione di 20 minuti.
Numeri imponenti ma che automaticamente portano a fare certe considerazioni sull'utilità di questa nuova struttura:

Impatto ambientale:
Come diceva Celentano dove prima c'erano i prati adesso c'è solo cemento. Pochi anni fa la collina che partiva dal palazzetto e terminava alla stazione era completamente verde, oggi il verde è stato sostituito da un formicolio di nuove abitazioni e per finire ha dato posto alla realizzazione del nuovo Centro Commerciale.
Nel progetto è previsto che il tetto di questo edificio sarà coperto da erba ed alberi ma è difficile capire quanto questo possa limitare l'impatto ambientale di una struttura così grande. Da aggiungere che poco tempo fa chi aveva realizzato il progetto si è detto imbarazzato dalla struttura che sta prendendo forma perché fortemente modificata in corso d'opera .

Traffico:
La zona della stazione è una di quelle con maggiore concentrazione di traffico della città; il fatto che il Centro Commerciale possa essere "appetibile" a quasi 200.000 persone fa prevedere che la circolazione , nonostante la futura apertura della strada fiume, non andrà di certo a migliorare. La chiamano la "Porta Siena" ma è diventata tutta un'altra cosa. Non era sufficiente utilizzare delle semplici scale mobili per collegare la stazione all'antiporto?
Nel fra tempo la fermata degli autobus che portano in città è stata spostata davanti alla rotonda del ponte di Maliza; facile immaginare gli inconvenienti che questo comporta a tutti gli utenti.


Svalutazione del centro storico:
Sembra strano ma questo progetto è stato osteggiato anche dalla Confcommercio e dalla Confesercenti che nel 2004 hanno ricorso al TAR contro la sua realizzazione.

"Il ricorso, formalmente avverso all'Amministrazione Comunale di Siena quale soggetto autorizzante, è maturato stante il perdurare di una situazione incapace di ricondurre il progetto in questione verso caratteristiche maggiormente compatibili con quelle della città, sia sociali che commerciali. Confcommercio e Confesercenti ritengono infatti che sia rimasta lettera morta la richiesta di ridurre la volumetria degli spazi commerciali previsti nel cosiddetto "edificio lineare", così da renderlo minimamente conciliabile con la volontà di salvaguardare la sopravvivenza del centro storico, con la messa in rete degli altri insediamenti già autorizzati in altre parti della città e più generalmente con la necessità di mantenere quei caratteri di sostenibilità ambientale che l'hanno sinora contraddistinta, e che invece adesso vengono fortemente minati in particolare per tutta l'area corrispondente alla cosiddetta "strada fiume". Nel compiere questo passo, le due associazioni ritengono di interpretare non solo la volontà di chi intende salvaguardare l'offerta commerciale preesistente e le linee di sviluppo per essa individuate, ma anche quella di tutti i cittadini che da tempo già si interrogano su un possibile e inutile dispendio di energie, materie e soldi per la trasformazione della collina "

Oltre a questo ha fatto scalpore che il progetto non è mai passato sotto il giudizio della programmazione regionale così come stabilito dalla legge. La scappatoia?
Visto che la nuova costruzione accoglie al suo interno la risalita meccanizzata, "Porta Siena" è stata dichiarata Struttura Pubblica. In questo caso per dare il via ai lavori è sufficiente l'OK da parte del comune.


Gli interrogativi e le perplessità rimangono tanti, ora aspettiamo i vantaggi per i normali cittadini……...

La Brochure di PORTA SIENA

martedì 27 marzo 2007

ZTL: la giungla dei parcheggi

Mentre sui quotidiani locali si continua a leggere con toni trionfalistici di continui giri di vita nei confronti di automobilisti indisciplinati e interminabili, nonché poco comprensibili, liste di norme sulle ARU (una vera e propria giungla disciplinare), risulta assolutamente incomprensibile che in pochi protestino e ancora meno si chiedano i motivi di queste impennate disciplinari.
Di automobilisti indisciplinati ce ne sono tanti, come tante sono le persone maleducate, e questo è fuori di dubbio, ma varrebbe la pena soffermarsi un attimo sulla realtà parcheggi-posti auto-permessi della nostra città.
All’interno del centro storico si continuano a rilasciare permessi e nel contempo si riducono gli spazi per parcheggiare l’auto. Questo significa in primo luogo disservizio, un disservizio che al cittadino residente dentro le mura costa minimo euro 25,00 al mese , quando non di più, perché trovare un posto alla propria auto è affare complicato e non è inusuale essere costretti ad inventarsi di sana pianta un posto passibile di multa. Cantieri che riducono i normali posti auto, pullulare di zone carico/scarico o riservate a questo o a quell’altro, minano un sistema posti già al collasso.
Sarebbe onesto da parte dell’amministrazione comunale, che non riesce a garantire posti auto a quanti ne hanno diritto, ammettere tale carenza e quanto meno togliere il bollino dell’auto, visto che al pagamento dell’esosa somma mensile non viene corrisposto alcun servizio degno di tale nome.
E visto che alla polizia municipale e al comune piace tanto mostrare una certa rigidezza e severità di costumi, non sarebbe male verificare l’utilizzo dei posti/permessi auto portatori di handicap sempre più appannaggio di parenti comodi e assai poco di chi ne ha veramente bisogno.
Altra mossa intelligente potrebbe essere quella di ripensare il traffico dei fornitori che il mattino causano inevitabilmente caos , smog e disagi per se stessi e per gli altri all’interno delle mura. Pensare magari ad un punto di raccolta merci fuori dalle mura (già sperimentata con successo in altre città con problemi analoghi) e a una ridistribuzione delle forniture per tipologia di prodotto da effettuarsi con mezzi più piccoli e meno inquinanti. Inutile impedire a vecchi motorini ed auto datate di circolare in certi giorni per ridurre l’inquinamento quando poi quotidianamente furgoni di ogni genere affollano il centro storico. Ovvio che i commercianti debbano essere riforniti ed altrettanto ovvio che i residenti debbano poter parcheggiare almeno un auto vicino casa, ma non è certo con le multe o con la drastica riduzione della libertà del singolo che si possono risolvere certi problemi.
Si potrebbe anche cercare di abituare le persone a lasciare l’auto fuori dalle mura ma le tariffe della Siena parcheggi invece di diminuire o farsi convenienti per i residenti, continuano, anno dopo anno, ad aumentare a fronte di un servizio alquanto discutibile: basti pensare al parcheggio di Santa Caterina. Un parcheggio che doveva essere a sei piani e che è a stento tre con enormi problemi di infiltrazioni d’acqua, umidità, piano di calpestio che hanno più di una volta danneggiato automobilisti e auto parcheggiate. Abituare i cittadini ai buoni costumi è giusto ma occorre in primis offrire loro il modo di essere virtuosi senza ridurne la libertà personale o aggravarli con esose gabelle capaci sì di rimpinguare le casse comunali, ma non certo di risolvere il problema traffico/parcheggi.Malesseri legati a questa problematica si riscontrano da più parti e ci piace notare come le contrade che si tropvano quotidinamente in trincea abbiano già da tempo iniziato a parlarne

venerdì 23 marzo 2007

Senesi indipendenti, aiutateci!!

Per rendere questo blog sempre di più attuale e attendibile invitiamo i lettori ad inviarci articoli che denuncino i mali di questa città.
Chiaramente per essere pubblicati questi articoli devono essere accompagnati da prove con riferimento alle varie fonti.
Invitiamo tutti a usare un certo criterio: per dare credibilità a questa voce occorre non farsi prendere dalla demagogia e dalla caccia alle streghe ma portare avanti un informazione seria e più che altro LIBERA.
Questo non vuole essere un blog che va contro le varie istituzioni a prescindere, ma vuole invece essere uno spazio dove si possano rendere pubbliche le malefatte di questa città, che siano fatte a destra come a sinistra.

Ci teniamo a non essere stumentalizzati!

Chiunque voglia dare il proprio contributo inserisca l'articolo nella sezione commenti di questo post; se questo risulterà coerente con la filosofia di questo blog saremo lieti di pubblicarlo altrimenti saremo costretti a cancellarlo.

giovedì 22 marzo 2007

Da Repubblica a Feudo

Quello che vi segnialiamo è un filmato realizzato "dagli amici di Beppe Grillo" e che evidenzia come Siena abbia intrapreso un percorso storico differente, ma non di molto, dalla maggioranza delle altre città italiane.
Una città che dopo essere stata Repubblica è tornata dopo 800 anni ad essere un Feudo.

Gurdatelo, noi non lo commentiamo ulteriormente, sperando che la profezia del pedaggio non si avveri.



http://www.youtube.com/watch?v=T9-h5j4Qfb0

martedì 20 marzo 2007

Università degli Studi di Siena, la Banda del Buco 2

Da: L’Indipendente del 15 febbraio 2007

L’eredità di Tosi all’università di Siena
Quali sono le dimensioni del buco di bilancio dell’Università di Siena ereditato dalla gestione dell’ex rettore Piero Tosi? C’è chi dice che si tratti di 33 milioni di euro, altri garantiscono che i milioni di ammanco siano addirittura 55. Cifre da capogiro comunque. E come nota Economy di questa settimana «Se si considera che gli studenti sono circa 18 mila si deve dedurre che il passivo viaggia tra i 2 e i 3 mila euro a testa. Tutto questo nonostante i 9 milioni di euro che la Fondazione Monte dei Paschi di Siena versa ogni anno nelle casse dell’ateneo». Una valutazione su cui non concorda la stampa senese che nelle settimane scorse aveva scritto che «tutto il dibattito alimentato in questi ultimi mesi sul grave buco finanziario, dovuto alle precedenti gestioni, è assolutamente privo di ogni fondamento».

I revisori dei conti però nella relazione al bilancio scrivono che nel 2005 «sono state disposte spese eccedenti le autorizzazioni contenute nel bilancio di previsione e nelle successive variazioni» raccomandando all’amministrazione di fare impegni di spesa «soltanto in presenza di effettive e formali disponibilità finanziarie» e chiedono di «adottare senza indugi le iniziative idonee al rientro del disavanzo». Il nuovo rettore Silvano Focardi ha intanto annunciato che a giugno incontrerà il ministro dell’Università e della Ricerca Fabio Mussi. È presumibile la conversazione investirà la grave situazione dell’università senese.

domenica 18 marzo 2007

Cosa succede? AC Siena, MPS e il nuovo Presidente

Ecco l'articolo sull'Espresso che ha agitato le acque della tranquilla Siena.
Una cosa studiata ad hoc, oppure solo una notizia giornalistica vera?

Quattro mesi di carcere nel ‘91, poi una nuova richiesta di arresto della Procura nel 2003.

Il nuovo presidente del Siena? È un avvocato romano. Anzi, romanista. Già. proprio cosi: Giovanni Lombardi Stronati fa il tifo per Totti e compagni. Tanto che un paio di anni fa non ha esitato
a metter mano al portafoglio per finanziare, come socio, l’avventura (di successo) del giornale “Il Romanista”, l’unico quotidiano al mondo interamente dedicato a una squadra di calcio. A Siena invece Lombardi Stronati è approdato, un po’ a sorpresa, a caccia di affari. La squadra era sull’orlo del crack. Il patron Paolo De Luca, che doveva fare i conti con la difficile situazione delle sue aziende (lavori stradali, ecologia), l’aveva messa in vendita da tempo. Contatti e trattative sono andati a vuoto fino a quando non è spuntato all’orizzonte l’avvocato giallorosso. La regia dell’operazione porta la firma del Monte dei Paschi di Siena, da sempre nume tutelare di tutto ciò che conta nella città del Palio. Male che vada si maligna a Roma, Lombardi Stronati avrà fatto un favore a una grande banca, che saprà come ricompensarlo. Il nuovo patron (ma il contratto definitivo sarà siglato solo a fine mese) si sarebbe impegnato a spendere circa 25 milioni di euro, che dovrebbero servire a tappare le falle di conto economico (almeno 5 milioni), a pagare i debiti con il fisco e la previdenza e a ridare fiato alle casse stremate della squadra. In caso contrario il Siena potrebbe vedersi negare dalla Federcalcio l’iscrizione al prossimo campionato. Fine dei guai? Mica tanto. Il bilancio, se le promesse verranno mantenute, potrebbe tornare presto in equilibrio. In compenso, il Siena rischia il fallimento sui campo di gioco. L’annuncio del cambio di proprietà ha coinciso, l’11 marzo, con una sconfitta in casa contro l’ultima in classifica, l’Ascoli, La zona retrocessione ormai è a un passo. Lombardi Stronati però è ottimista. Lo ha detto a calciatori e allenatore nel dopo-partita. C’è da fidarsi. L’avvocato romano, in 20 anni di carriera, ha dimostrato di saper correre sul filo del rasoio. Le cronache raccontano che cominciò da assistente dell’immobiliarista Marco Squatriti. Nel 1991, proprio insieme a lui, inciampò nell’inchiesta penale su Italsanità, una storiaccia di truffe, bilanci falsi e tentate estorsione che costò a Lombardi Stronati una condanna a quattro mesi di reclusione. In un’intercettazione telefonica dell’epoca si sente il neo proprietario del Siena vantare i suoi buoni rapporti con Cesare Previti, Storie vecchie. Da tempo Lombardi Stronati si muove da battitore libero. E non passa inosservato. A Roma compra e vende palazzi a gran velocità: via Baccina, via Bologna, via Poli, giusto per citare alcune operazioni. Ma la sua specialità si chiama securitization, parola difficile che indica più banalmente l’acquisto di partite di crediti che vengono poi rivenduti o riscossi alla scadenza . Affari importanti, da decine di milioni di euro. Nel conto però va messo anche un altro incidente di percorso con la magistratura. Nel dicembre 2003 il pubblico ministero di Potenza Henry John Woodcock‘ aveva chiesto l’arresto di Lombardi Stronati per una complicata storia di corruzione che aveva a che fare con la liquidazione della vecchia Federconsorzi. Il Gip respinse la richiesta e l’inchiesta venne trasferita a Roma per competenza. Nel gran calderone delle indagini finì anche Meliorbanca, allora, come adesso, importante alleato bancario del futuro patron del Siena. In tandem con l’istituto di credito milanese, a quei tempi guidato dal presidente-fondatore Pierdomenico Gallo, l’attivissimo Lombardi Stronati incappò in un’altra disavventura, in Francia, La Cob, la Consob parigina, nel 2003 indagò sudi lui per insider trading sul titolo Pechinev. Nessuna conseguenza, almeno finora. Nel frattempo però l’avvocato romano ha fatto in tempo a inserirsi in un’altra vicenda sul filo del rasoio, questa volta con il marchio Innotech, minuscola e malandata società quotata in Borsa sul mercato Expandi, l’ex Ristretto. Fino all’anno scorso Lombardi Stronati figurava tra gli amministratori di questa piccola holding di partecipazioni. Poi ha lasciato l’incarico. I guai però lo inseguono. La Consob ha impugnato i bilanci del 2005 e del 2004. Quando Lombardi Stronati era amministratore e azionista importante della società.

mercoledì 14 marzo 2007

Lavorare a Siena

Riprendo un post vecchio letto su un blog, che mi è molto piaciuto.

Come un giovane può vivere a Siena e portarsi a casa uno stipendio? A Siena ci sono due modi per un giovane per portarsi a casa uno stipendio: - si trova un impiego grazie ad una raccomandazione politica o di un gruppo di potere; - si apre una attività, assicurandosi prima gli appoggi giusti dei potenti, che altrimenti ti fanno chiudere in men che non si dica (nel caso di ragazze c’è anche una terza opzione: sposare un uomo in una delle due condizioni sopra esposte.
Pratica molto triste e degradante, anche se tollerata da taluni genitori).
In entrambi i casi ci si mette in situazioni poco piacevoli. Nei circoli che contano è previsto che se uno riceve un piacere poi debba anche farne, pur controvoglia.
Inoltre è triste raggiungere un posto importante sapendo che è avvenuto non per le proprie capacità, ma per essersi venduto a logiche di scambio di favori.
In questa situazione, che fanno i giovani intelligenti che non vogliano scendere a tristi compromessi?
Se ne vanno. Letteralmente emigrano, in cerca di un posto dove vengano valutati per quel che sono e dove non si debbano incatenare a potenti di ogni tipo per portare a casa uno stipendio.
Spesso tentano la via di Milano, di Roma, poi l’estero verso l’Inghilterra o l’America.
Ma perché questi potenti non portano avanti anche qualche giovane intelligente? Presto detto.

L’intelligenza è un fattore pericoloso per chi si trovi immeritatamente in una posizione di potere, perché implica indipendenza di pensiero, libertà di scelta e di giudizio, anche sui propri ‘capi’ incapaci.
Perciò vengono portati avanti solo gli ‘utili stupidi’, gli ambiziosi ma senza capacità, portati a sopravvalutare il giudizio altrui.
Ecco perché la città ha utili stupidi in posti di potere in numero crescente ed ecco perché un giovane intelligente per uno stipendio onesto verso gli altri e verso se stesso deve sempre più spesso andarsene.
Tutto ciò, mentre l’aspetto che più caratterizza i senesi e per il quale veniamo invidiati o derisi dal resto d’Italia è l’attaccamento alla città.
Chi, fra coloro che leggono queste righe non conosce almeno un senese che vive altrove e che non voglia ritornare?
Ebbene, allora facciamo in modo che i nostri giovani abbiano un futuro in città, o se ne vadano solo per scelta

venerdì 9 marzo 2007

Università degli Studi di Siena, la Banda del Buco 1

Il settimanale Economy, del 9 febbraio 2007, ha pubblicato un breve articolo, di seguito riprodotto, sul buco di bilancio dell’ateneo senese ereditato dalla gestione Tosi. La stampa locale, 15 giorni fa, aveva scritto che «tutto il dibattito alimentato in questi ultimi mesi sul grave buco finanziario dovuto alle precedenti gestioni è assolutamente privo di ogni fondamento».

«All’Università di Siena stanno ancora cercando di capire le dimensioni del buco ereditato dalla gestione dell’ex rettore Pietro Tosi (in quota alla Margherita). Il rosso oscilla tra i 33 e i 55 milioni di euro. Se si considera che gli studenti sono circa 18 mila, il passivo viaggia tra 2 e 3 mila euro a testa. Tutto questo nonostante i 9 milioni di euro che la Fondazione Mps versa ogni anno nelle casse dell’ateneo. La scorsa primavera, Tosi è stato dimissionato, insieme ad alcuni dirigenti amministrativi, da una serie di avvisi di garanzia. Tra le ipotesi di reato anche quella di aver favorito il figlio per vincere un posto di ricercatore nell’ateneo senese, in un concorso che poi ha suscitato proteste ed esposti da parte degli altri concorrenti. Al suo posto è stato eletto Silvano Focardi. Nel frattempo, la magistratura ha iniziato uno screening su nomine, stipendi e consulenze, almeno 400. L’attenzione è sull’entità dei compensi e sulla discrezionalità di spesa riconosciuta al ristretto entourage che ruotava intorno al rettore, molti in quota Ds. Si vuole capire se i beneficiari possedessero almeno qualche requisito professionale per ricoprire simili incarichi.»

Qualivita - Terrecablate - Agenda 21

Cosa sono?
Cosa fanno?
e soprtatutto...CHI LI PAGA?

e ancor di più....chi siede al Comando di queste aziende?

forse....ma forse....gente RACCOMANDATA (senza ricevuta di ritorno, si intende) o gente capace? (impossibile ambedue)

Per noi, queste aziende risultano UTILI sono per SISTEMARE AMICI in poltrone da migliaia di euro all'anno.

Chi può darci informazioni su questo argomento?

Nel frattempo....come scritto nell'ultimo POST....attenzioe agli interessi del Siena Calcio e del nuovo stadio...CNA, Confesercenti....sono già all'attacco contro il "Rastrello"....da RABBRIVIDIRE!!!!

martedì 6 marzo 2007

Consorzio Malizia, segnatevi questo NOME

In attesa di saperne di più........segnatevi questo nome.......perchè.......
tra stadio nuovo, presidenza (attuale e vecchia candidatura), il Consorzio di Malizia sembra balzare alla ribalta della realtà senese....

però.....

a non tutti appare chiaro COSA interessi a questo Consorzio......

speriamo bene!!

Toto Presidente AC SIENA
A proposito..con i tempi che corrono....un Vice Presidente della Fondazione MPS non è che sia una garanzia di "stinco di santo", visti i precedenti (leggete i vecchi post)

Altrimenti ci sarebbe un ...GNINI ben ammanicato con MPS e CNA....che non sia lui che faccia fare lo stadio nuovo a?
Con il benvolere di tutte le ditte di costruzione.....naturalmente.

Che ne pensate?

giovedì 1 marzo 2007

Montepaschino Senese, exDirettoreMPS indagato per truffa

Anche qui silienzio assoluto a Siena su questa importante vicenda....

PUNTATA TELEVISIVA del 2 febbraio 2007

Investimenti in borsa, la perdita di centinaia di migliaia di lire. Poi il sospetto che quel che e’ accaduto non sia frutto delle turbolenze del mercato azionario ma di una anomala gestione dei risparmi da parte della banca. A raccontare la loro disavventura sono venuti in trasmissione televisiva NAZIONALE Gian Pietro Failli, Stefano Mugnai e Tito Grezzi, imprenditori di Arezzo.
Buona parte dei loro consistenti risparmi erano stati affidati, fin dal 1998, ad un responsabile dell’area finanza della filiale di Arezzo del Monte dei Paschi di Siena. Con la raccomandazione di investire la maggior parte del capitale in prodotti sicuri, titoli di stato e obbligazioni.
Dopo un primo momento nel quale la gestione sembrava dare buoni risultati, cominciano le perdite, che nel giro di due anni superano, per ogni singolo correntista, anche il miliardo di lire. Di fronte al disastro finanziario i tre imprenditori cercando di capire quel che e’ accaduto e vengono in possesso di contratti di investimento che non hanno mai sottoscritto.
Investimenti ad alto rischio, affrontati dalla banca sulla base di contratti senza firme o con firme che le perizie hanno già stabilito come false.
Ma non basta, i tre imprenditori scoprono anche richieste per la concessione di fidi per centinaia di migliaia di lire di cui erano totalmente all’oscuro. Inevitabile la denuncia alla magistrato. Le indagini avviate da una delle tre denunce hanno già portato al rinvio a giudizio per truffa e appropriazione indebita del dirigente al quale i tre imprenditori avevano affidato i loro risparmi.
Invitata in trasmissione il Monte dei Paschi di Siena ha declinato l’invito, spiegando di voler attendere le conclusioni del giudizio in corso e affermando che i tre suoi clienti erano a conoscenza dei rischi della gestione finanziaria dei loro risparmi.
Per il professor Ugo Grufolo il rinvio a giudizio di un proprio dipendente chiama in causa la responsabilità dell’istituto di credito che, se le accuse dovessero trovare conferma in giudizio, dovrà restituire non solo la somma persa a causa dalle discutibile gestione finanziaria ma pagare ai tre clienti anche i danni subiti.

Dimenticavo.....l'ex direttore indagato è tutt'oggi in un bell'ufficio in viale Mazzini e ricopre un'alta carica presso uno dei maggiori sindacati nazionali.

Non perdetevi il processo del prossimo 20 Marzo ad Arezzo.
Intanto leggete anche questi post
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=14&id=153958
http://www.arittutela.it/denuncia.htm
http://www.aduc.it/dyn/dilatua/dila_mostra.php?id=76936

mercoledì 28 febbraio 2007

Robur - Mens Sana- CGIL - Fises

Riportiamo alcune news apparse sul sito www.sienaclubfedelissimi .it sulle quali la stampa locale NON ha dato sufficiente spazio...chissà perchè.

In poche parole, perchè SI Fises-MensSana e NO a Fises_Robur?
E ancora i giornalisti si distinguono per non parlare di questo, ma di altre notizie tipo "Albero bruciato da un fulmine" o "Uomo si taglia un dito con un seghetto"

20/02/2007 - 0.41.00
Non avevamo dubbi, ma segnaliamo lo stesso il fatto. Domenica scorsa allo stadio migliaia di persone hanno protestato civilmente, tramite l’esposizione di due striscioni, approvati con applausi da altrettante migliaia di persone, ma sui giornali cittadini non sono apparse foto o commenti. Forse gli striscioni riguardavano personaggi troppo importanti? Forse gli striscioni non erano così offensivi da meritare un piccolo ritaglio di spazio come invece è accaduto in passato? Per noi l’episodio rappresenta l’ennesima conferma di come essere civili a volte non paga molto. La violenza va in prima pagina, la civiltà no. Peccato. Per gli assenti o i disattenti, noi ripubblichiamo nel nostro sito le foto degli striscioni in questione, sperando che servano a cambiare qualcosa.

22/02/2007 - 19.29.00
Dopo aver ricordato a Vigni che la Fises è gia presente nella Mens Sana, il Segretario Provinciale, dopo una lunga pausa di riflessione, ha corretto il tiro e chiede che la Finanziaria non entri nel Siena e che lasci la Mens Sana. In città è l’unica voce fuori dal coro e ci meraviglia che ancora non abbia capito quale significato assume la presenza della FISES nel pacchetto azionario della Robur. Vigni dice che “l’utilizzo di risorse della Finanziaria nel calcio e nel basket è del tutto improprio” e che “la Fises deve operare per lo sviluppo e la salvaguardia dei posti di lavoro e non per stipendi milionari”. Coclude dicendo che chiederà un incontro con la stessa “per ridefinire un impegno forte per il rilancio del ruolo della Finanziaria nel sostegno alle politiche di sviluppo del territorio senese.” Non ritiene il Segretario Vigni che i “normali” stipendi dei dipendenti dell’AC Siena Spa, non quelli milionari dei calciatori, debbano essere tutelati al pari di altri lavoratori? E ancora, quale pensa possa essere l’apporto in termini di sviluppo del territorio senese la presenza di calcio e basket nei massimi campionati nazionali? E per concludere quale ritiene sia l’aspetto sociale delle due massime espressioni sportive della provincia? Ci dispiace ma con la stessa insistenza, e maggiore convinzione, con cui Vigni avanza le sue richieste noi rispondiamo che ci attendiamo un impegno della Fises, quale espressione delle istituzioni cittadine, all’interno della società bianconera.

martedì 27 febbraio 2007

Unipol: condannato a 8 mesi Tonini, ex direttore generale Fondazione MPS

Iniziamo questo BLOG con la news della settimana che a Siena è passata in secondo piano.
Infatti nel maggiore quotidiano cittadino la principale notizia è stata:
"macchina rimossa con cane dentro"

26/02/2007 - Emilio Tonini, ex direttore generale della Fondazione Mps, e' stato condannato a 8 mesi di reclusione, in rito abbreviato davanti al gup di Milano Alessandra Cerreti.L'accusa riguarda l'aggiotaggio manipolativo su azioni privilegiate Unipol, fatto avvenuto nel marzo 2003.
Il giudice ha inoltre condannato Tonini al risarcimento di 50.000 euro a favore della parte civile Consob. La Fondazione Mps e' stata invece condannata alla pena pecuniaria di 10.300 euro, pari a 100 quote, per violazione della legge 231 che riguarda la responsabilita' oggettiva delle societa' nel caso in cui non si predispongano modelli organizzativi idonei a prevenire la commissione di reati. Nell'ambito dello stesso procedimento un trader, Davide Gatti, ha patteggiato una pena di sei mesi convertiti in pena pecuniaria.

NON dimentico certo di aggiungere che Tonini, per il buon lavoro svolto, adesso è a capo della Banca Agricola Mantovana (BAM), che fà parte del Gruppo Mps.