domenica 12 agosto 2007

Ampugnano verso il potenziamento: nuova aerostazione e prolungamento della pista

Qui sotto la fonte ANSA Ufficiale.
Boeing 737 a Siena
Novartis (E Galaxy) che chiedono, MPS che finanzia...(??? pensano alcuni...i "cattivi"...i "non senesi".....diciamo la verità...quelli che PENSANO!!!!)
oppure davvero una novità per tutti i cittadini della città? (nedubito fortemente)

Ma nessuno si accorge che con un collegamento "DEGNO" si collegano gli aeroporti di Pisa e Firenze in poco tempo?

(fonte Ansa)

Trasformare lo scalo di Ampugnano (Siena) in aeroporto nazionale ed internazionale e farci atterrare aerei come i Boeing 737 di solito usati nei voli di linea può richiedere la
durata di almeno 8-10 anni e un investimento di circa 70 milioni di euro necessari a
potenziare la pista, costruire una nuova aerostazione e allestire i servizi complementari.

Così la società Aeroporto di Siena spa illustra in una nota un possibile, iniziale sviluppo
dell'infrastruttura precisando che la soluzione, "valutata con il minor impatto ambientale", prevede la costruzione di una nuova aerostazione e il prolungamento della pista dagli attuali 1.393 metri a 2.200 metri.

La durata di questo primo 'step' di potenziamento dello scalo senese può durare tra gli 8 e i 10 anni. Tuttavia Aeroporto di Siena spa sottolinea che "con l' individuazione degli interventi necessari alla certificazione dell'aeroporto e la loro realizzazione entro i prossimi mesi, l'assetto operativo dell'attuale pista consentirà attività per tratte nazionali ed europee con velivoli del tipo Atr 42, Atr 72, Bae 146, Do 328, Saab 340".

Attualmente la pista, larga 30 metri, è utilizzabile sia in fase di decollo che di atterraggio, ed è dotata di due raccordi larghi rispettivamente 6 e 18 metri. E' illuminata e può essere usata anche di notte, con preavviso, per il trasporto di organi e di equipe mediche.

lunedì 6 agosto 2007

DirigenteMPS, MPS e Falso. Punto FINALE

Il Sig. Gianpietro Failli, imprenditore aretino, si era rivolto alla
Procura della Repubblica, contestando che la Banca Monte dei Paschi aveva
investito a sua insaputa e apponendo false firme infondo ai contratti, il
denaro depositato nei conti correnti intestati allo stesso ed alla moglie
Alba Bologni, causando con tale illegittimo comportamento un danno economico
per centinaia di migliaia di euro.
La Procura della Repubblica, a seguito di intensa attività di indagine,
coadiuvata anche dal Comando della Guardia di Finanza di Arezzo, rinviava a
giudizio per i predetti fatti svoltisi tra gli anni 1999 e 2001, la allora
direttore dell'ufficio titoli Monte Paschi Siena, Dr. S. S..
A seguito delle sue personali disavventure Failli, assieme ad altri
imprenditori e cittadini oggetto di soprusi da parte del sistema bancario,
fondava Arit (Associazione Risparmiatori Imprenditori Traditi), un ente no
profit, che si adopera per fornire tutela a coloro che si ritengono
danneggiati da illegittime condotte da parte di istituti bancari, nonchè per
informare attraverso campagne stampa, manifestazioni e iniziative su web, il
cittadino risparmiatore sui propri diritti e sui doveri degli Istituti di
Credito.
L'annosa vicenda giudiziaria si è conclusa questo pomeriggio quando il
Tribunale di Arezzo ha condannato il Dr. S. a nove mesi di reclusione
per falso e la Banca Monte dei Paschi di Siena a risarcire a Giampietro
Failli ed Alba Bologni la somma di euro 75.000,00 (settantacinquemila)
ciascuno, quale provvigionale sul maggior danno subito, da accertarsi
davanti al Tribunale Civile.
"Non è solo una mia vittoria personale - commenta Giampietro Failli - ma,
moralmente, la vittoria di tutti coloro che sono stati traditi dal sistema
bancario."