giovedì 17 maggio 2007

Aumenti sproporzionati a fronte di una mancata concertazione

E’ questo il coro di protesta delle imprese aderenti all’Assindustria di Siena colpite dal pesante incremento della TIA (Tariffa di igiene ambientale) che ha sostituito la TARSU (Tassa di smaltimento dei rifiuti urbani solidi).
Le imprese rivendicano l’assenza di un coinvolgimento sul piano decisionale da parte dei comuni che durante le riunioni di coordinamento ed il convegno promosso dall’ATO8 (Consorzio costituito dai 36 comuni della provincia di Siena che regola e controlla la gestione dei rifiuti urbani), hanno adottato la nuova tariffa senza una vera e propria concertazione ma limitandosi ad emettere un’informativa su quanto già deciso e deliberato.
La tariffa, accusano le aziende, arriva in alcuni casi a duplicare i costi di smaltimento dei rifiuti essendo commisurata anche in aree aziendali in cui non si producono scarti o per i quali le imprese provvedono direttamente al successivo smaltimento, ricorrendo ¬– a proprie spese – a ditte appositamente autorizzate.
A tal proposito, negli incontri di concertazione precedenti all’istituzione della TIA, l’Associazione Industriali di Siena ha più volte sostenuto l’urgenza di riqualificare alcune superfici (magazzini e sale mostre, per esempio) come non assoggettabili a tariffa. Ma da ATO non sono arrivate risposte bensì l’immediata applicazione della TIA con i conseguenti aumenti dei conti.
Le aziende, disponibili a qualsiasi confronto, sono consapevoli e attivamente impegnate nella salvaguardia dell’ambiente ma auspicano una gestione più oculata delle tariffe per lo smaltimento dei rifiuti al fine di non creare diseconomie di cui la collettività deve forzatamente farsi carico

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Bhè? Se si lamenta Assindustria allora forse è una cosa fatta bene per le famiglie.
Infatti è aumentata la tia per le utenze non domestiche, quindi aziende, negozi, società, ristoranti, alberghi etc. Ed ovviamente è un indice, una pecentuale che si applica sui rifiuti realmente prodotti.
In questo caso, vi dico la verità, non vedo lo scandalo.

Anonimo ha detto...

Per quello che mi riguarda, la tassa sui rifiuti è in costante aumento ormai da anni. Io sono single, vivo in un piccolo monolocale e faccio regolarmente la raccolta differenziata perchè sinceramente ci credo. Ma è davvero frustrante continuare ad essere civili quando vedi che il tuo piccolo sforzo quotidiano non viene premiato se non con aumenti che annualmente non mancano mai. E poi, mi spiegate il principio e l'etica per cui la tassa viene calcolata anche sulla base della metratura del box auto? Che rifiuti dovrebbe produrre? Lasciando l'auto nel box, evito di tenerla ferma in strada e di girare (inquinando)per trovare un parcheggio. Ricordo inoltre che per l'acquisto di case di nuova costruzione è obbligatorio il contemporaneo acquisto di un box auto (o di un posto macchina), che può essere rivenduto solo dopo alcuni anni. Sono l'unico utente senese che incomincia ad essere stufo di pagare standosene zitto?!? In alcuni Comuni del nord Italia già sono praticate alcune modalità di raccolta con le quali gli utenti pagano solo per il quantitativo di rifuti indifferenziati prodotti, incentivando così davvero la raccolta differenziata. Impara Siena, impara: questa è una seria politica ambientale, altro che alzare le tasse e basta.

Anonimo ha detto...

Si, riguardo al primo commento ha ragione nel dire che la tassa non riguarda le utenze domestiche.
Però
se si leggono i recenti post, si scopre come Siena abbia aumentato anche le TASSE ai normali cittadini.
quindi, se la matematica non è una opinione 1+1=2
e le tasse sono aumentate per TUTTI
contenti?